I detriti raccolti (vedi fig. successiva) dai soccorritori aiutarono l’investigazione in maniera significativa. Tra i reperti più importanti c’era il registratore del Sistema Dati Ausiliario Modulare che raccolse dati da centinaia di sensori che non furono registrati dal Controllo di Missione. I dati di 800 sensori, registrati su 2.865 mt di nastro magnetico, fornirono agli investigatori milioni di data-points, incluse le letture del sensore di temperatura sull’estremità principale dell’ala sx del Columbia. Inoltre, i dati coprirono un “buco” di 30” nei dati di telemetria e fornirono ulteriori 14” di dati dopo la perdita del segnale di telemetria. I detriti raccolti permisero, altresì, di ricostruire tridimensionalmente l’estremità principale dell’ala sx, che fu alla base della comprensione dell’ordine in cui la struttura dell’ala sx venne rimossa e portò gli investigatori a determinare che fu il calore, per primo, a penetrare nell’ala nel punto esatto dove le analisi fotografiche indicavano l’urto con la gommapiuma.
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