La mappa mostra dove furono recuperati i pezzi del pannello RCC delle ali dx e sx (Texas orientale). Il modello suggeriva che l’ala sx si distrusse prima di quella dx, molto verosimilmente vicino i pannelli RCC 8 e 9.
Un’analisi dei punti di rinvenimento delle piastrelle fornì prove significative sull’ubicazione della rottura. Dal momento che molte piastrelle sono simili per taglio, peso e forma, queste dovrebbero avere coefficienti balistici simili ed avrebbero dovuto comportarsi in maniera uguale dopo il loro distacco dalla navetta. Annotando il punto dove ciascuna piastrella precipitò e trasferendone poi l’ubicazione sulla mappa delle piastrelle, emerse un modello particolare: le piastrelle recuperate nell’estrema parte interna provenivano tutte dalla zona immediatamente dietro i pannelli RCC 8 e 9 dell’ala sx. Il fatto suggerì che queste piastrelle vennero rilasciate prima di quelle che si trovavano su altri punti dell’ala sx. Pur non essendo prova inconfutabile della rottura in questo punto,
questo modello fa pensare ad un danno estremo intorno ai pannelli RCC 8 e 9 che non si era riscontrato in altri punti. Inoltre, le piastrelle di questa zona mostrarono un deposito di colore marrone che non si era visto sulle piastrelle di nessuna altra parte della navetta. L’analisi chimica rivelò che si trattava di un deposito liquido Inconel (si trova nelle strutture d’attacco dell’estremità portante dell’ala). Poiché le linee di flusso delle piastrelle col deposito marrone hanno origine in prossimità dei pannelli sx RCC 8 e 9, probabilmente tale deposito si originò come una fuoriuscita di aria surriscaldata e metallo fuso dalla zone dei pannelli 8 e 9.
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