Letteralmente "uomini del Nord", noti anche come Vichinghi, erano diversi popoli scandinavi protagonisti di migrazioni e scorrerie nell'Europa Meridionale a causa della scarsità di terre disponibili nelle loro terre d'origine.
La loro espansione avvenne in tutte le direzioni: verso ovest in Inghilterra, verso est in Russia e verso sud, nella penisola italiana.
Si inserirono con astuzia e intraprendenza nelle contese feudali che dilaniavano l'Italia meridionale e riuscirono ad unificarla, dopo aver ottenuto i ducati di Puglia e Calabria e scacciato gli Arabi dalla Sicilia.
Il Regno di Sicilia venne poi utilizzato come base di partenza per spedizioni di conquista oltremare.
Nell'Italia Meridionale e in Sicilia i normanni si integrarono e si mescolarono alla popolazione locale. Lasciti della loro presenza sono riscontrabili nell'organizzazione sociale (ad esempio, le baronie) e nella vita culturale, arricchita dalla straordinaria fioritura della scuola siciliana alla corte di Federico II a Palermo, che per la prima volta conferì dignità culturale al volgare italiano.
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