Denominatore comune dell'età del bronzo e della civiltà messapica è l'utilizzo delle pietre.
Il Menhir Mater Domini di Pisignano risale all'epoca preistorica; ha forma di un parallelepipedo allungato, conficcato nel suolo ed è rivolto da nord a sud, come d'altronde ogni altro menhir. Quanto al loro scopo le opinioni comuni tendono ad attribuire a questi monumenti un significato religioso o funerario. Le popolazioni dell'età del bronzo hanno lasciato testimonianza della loro presenza sul territorio con la elevazione di alti cumuli di pietre: le specchie. Sistema di difesa a torre conica o tumuli funerari esse hanno costellato il territorio salentino e certamente costituiscono il prototipo del pagliaru, la più tipica architettura a secco locale.
Numerosi ed importanti sono i palazzi nobiliari distribuiti su tutti i centri del Comune: a Vernole il Palazzo baronale Bernardini
del XVIII sec.; il Palazzo Severino Romano di Pisignano, del Seicento; quello baronale del Saraceno di Strudà dei secc.XVII-XVIII, il palazzo Baronale di Vanze del XVI secolo corredato di una casa-torre fortificata cinquecentesca.
Esistono sul territorio vernolese un gran numero di masserie, quasi tutte fortificate. Dal XVI secolo e fino all'800 le masserie vengono rafforzate con alte mura di cinta, ponte levatoio, fossati,feritoie e caditoie per difendere i massari dalla minaccia dei Turchi prima e dei predoni poi. Esempi visitabili di masserie fortificate sono il Casero o Casa Torre fortificata Coviello di Acquarica, Favarelle a circa 2 km da Acaya, Pier di Noha nel comprensorio di Acaya, Copertini, Visciglito a Strudà, la masseria Baglivi, una masseria fortificata del Cinquecento, nel comprensorio di Vanze.
Approfondimento tutto particolare merita la cittadina di Acaya, unico esempio di città fortificata nel meridione e
città ideale del Rinascimento italiano. Il castello e la città, integrate in un contesto unico, rappresentano il risultato del grande ingegno dell'architetto Gian Giacomo dell'Acaya, soprintendente alle fortificazioni di Carlo V. La città è in forma quadrangolare, con possenti bastioni a tre lati ed il castello al quarto, circondata da fossato e mura difensive sulle quali vi era un camminamento di ronda per le guardie. Il castello fu completato nel 1535-1536 ed è a struttura trapezoidale; sia questo che la cintura bastionata furono muniti, a difesa, da un doppio ordine di casematte. Il castello, collegato alla terraferma da un unico accesso, dotato all'epoca di ponte levatoio, costituiva imponente struttura militare e, nel contempo, sontuosa dimora baronale, nobilitata ed arricchita architettonicamente da due torri circolari poste a sud-ovest e nord-est. All'interno del villaggio si incontrano belle case del cinquecento in contrapposizione alle molte abitazioni popolari a schiera, tutte in pietra leccese, disposte su strade parallele e perpendicolari.(Bibliografia: "Vernole e frazioni" di L. Graziuso)